Questo strumento di valutazione della funzionalità visiva, somministrato agli addetti al videoterminale per più di 20 ore settimanali, permette di individuare deficit della vista, alterazioni del quadro ortottico o del senso cromatico.
Questi elementi, se infatti sconosciuti o inadeguatamente corretti, sono alla base della astenopia, la fatica visiva notoriamente prodotto da un uso costante del videoterminale.
Lo screening ergooftalmologico si colloca prima della eventuale visita oculistica alla quale il lavoratore viene indirizzato in caso di alterazioni ritenute di rilievo da parte del medico esecutore. Anche in questo caso il test viene eseguito dal medico stesso in modo da associare i sintomi comunicati dal lavoratore ai risultati ed ottenere così la corretta espressione del giudizio di idoneità.