Secondo la definizione del Decreto legislativo 81/2008 (articolo 267), per agente biologico si intende qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni.
Si tratta di un rischio spesso difficilmente inquadrabile sia dal punto di vista della sua valutazione che a riguardo della protezione/prevenzione. Spesso è un rischio tra i più presenti e rilevanti sia negli ambienti di cura dalla persona (sanitari, case di riposo, assistenza sociale, istruzione) che negli ambienti lavorativi della ricerca. Tuttavia anche molte altre attività di tipo manufatturiero o nei lavori cosiddetti outdoor è presente il rischio di esposizione a bacilli in grado di causare patologie come il Tetano, o un possibile contatto con vettori di patologie anche molto gravi (zanzare, zecche, acari, roditori).
È da considerare rilevante l'aspetto di possibile esposizione ad agenti biologici anche in occasione di lavoratori che effettuano trasferte all'estero più o meno durature.