Si tratta di una realtà molto diffusa nel nostro territorio che abbiamo da molti anni avuto la possibilità di seguire a livello di sorveglianza sanitaria.
Una realtà dalle molteplici sfaccettature per la diversità dei tipi di lavorazioni e del prodotto finito. Dal punto di vista della medicina del lavoro sono infatti presenti molteplici rischi da tenere in considerazione. Si va infatti dal rumore che ha prodotto negli anni scorsi la malattia professionale più denunciata alle polveri con i loro effetti cancerogeni e non. Di grande attualità queste ultime con il limite di esposizione già ridotto a 2 mg/m³ a livello di Direttiva Europea limite che dovrebbe essere trasformato in legge nel nostro paese entro il 2023.
Da considerare la formaldeide presente nei processi di incollaggio, gli isocianati e i solventi coinvolti nelle fasi di verniciatura.